L’antica Mevania era una delle città più fiorenti sorte lungo la via Flaminia, la Flaminia Vetus. La celebre Bevagna inizia ad essere superata da altri centri umbri a seguito della realizzazione del nuovo ramo della consolare Flaminia, la Flaminia nova (che interessava l’asse Spoleto-Foligno). Del ricco periodo romano sono ancora oggi visibili numerose testimonianze, come parte delle mura, il pavimento musivo delle terme, il tempio e lo spettacolare teatro, le cui strutture sono state riutilizzate in epoche successive. Ma ciò che oggi rende Bavagna molto amata e nota è l’affascinante piazza Silvestri: difficilmente in altre piazze italiane si incontra uno spazio pubblico imperniato sul particolare gioco di asimmetrie come in questa piazza. Qui si affacciano due degli esempi maggiori di Romanico umbro: la chiesa di San Silvestro, dalle singolari volte rampanti delle sue navatelle, e la chiesa di San Michele Arcangelo, dalla straordinaria facciata. Non ultimo il teatro Torti, spelndido esempio di teatro all’italiana.
La città è suddivisa in Gaite e queste si sfidano durante la celebre manifestazione del “Mercato delle Gaite”, calando l’intera città in una perfetta atmosfera medievale.
Nel territorio comunale di Bevagna è infine collocata la famosa cantina-museo “il Carapace”, disegnata dal Maestro Arnaldo Pomodoro, fiore all’occhiello dell’essenza vitivinicola umbra.
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Photo credit copertina: Sergio Conti