Santa Rita, al secolo Margherita Lotti, nasce a Roccaporena nel Comune di Cascia, molto probabilmente nel 1371 (mentre la tradizione sostiene sia nata nel 1381). Nel corso dei secoli le informazioni di natura leggendaria hanno arricchito molto la biografia di Rita. Sembrerebbe invece sicuro che Margherita riceve il battesimo nella chiesa di San Giovanni Battista, situata sulla sommità del colle di Cascia.
I suoi genitori ricoprivano l’importante ruolo di “pacieri”. Il loro compito era infatti quello di dirimere le controversie esistenti tra le famiglie di Cascia. E’ perciò molto probabile che la giovane Rita abbia ricevuto una buona educazione religiosa e culturale, forse presso gli agostiniani.
Margherita sposa Paolo di Ferdinando di Mancino, e da questo matrimonio nascono due figli maschi. L’anno del matrimonio non è noto, né quello della tragica uccisione di Paolo, avvenuta probabilmente presso Roccaporena in località ancora oggi chiamata “molinaccio” (ovvero “mulino” con accezione negativa). Non è dato sapere neanche l’anno della morte (per cause naturali) dei due figli di Rita. Altrettanto sconosciuto è dove siano stati sepolti i familiari di Rita, è presumibile però che sia Paolo sia i figli siano stati sepolti nella chiesa di San Montano di Roccaporena, come voleva allora la prassi.
Dopo la perdita dei figli e del marito Rita decide di entrare nel monastero di Sant’Agostino di Cascia, l’ordine agostiniano consentiva infatti anche alle vedove l’accesso in monastero. Ciò avvenne intorno al 1407. Trascorre qui circa quaranta anni, fino cioè alla morte avvenuta il 21 maggio del 1447. Le suore hanno sempre custodito il corpo della Santa, prima in monastero, ora presso il santuario casciano, visibile presso la Cappella di Santa Rita.
Il primo sarcofago di legno che ha contenuto il corpo della Santa è custodito presso il monastero. Poichè questo è stato decorato poco tempo dopo la morte di Rita, il ritratto che vi è rappresentato mostra il vero volto di Suor Rita e soprattutto fornisce un’importante informazione storica: “quindici anni la spina patisti”. Questa frase si riferisce alla comparsa di una stimmate sulla fronte di suor Rita. Questa stimmate quindi connotò la vita dei Rita per tutti gli ultimi quindici anni della sua esistenza. La data della comparsa della stimmate che si può dedurre è perciò il 1432. La tradizione aggiunge che la Santa avrebbe interpretato la piaga sulla fronte come un comune problema fisico, di natura puramente umana, non divina.
Margherita Lotti è stata beatificata nel 1627 da papa Urbano VIII e santificata nel 1900 da papa Leone XIII.
Ogni anno, nel corso del mese di maggio, si susseguono a Cascia le celebrazioni ritiane, seguite da migliaia e migliaia di fedeli. Si inizia la 1a domenica del mese, con la Giornata della vocazione familiare. Segue la Novena, dal 12 al 20, preparatoria alla festa del 22. La domenica precedente la festa si ha la Processione dello Stendardo. Il 20 si tiene la presentazione del Riconoscimento Internazionale relativo alle “Donne di Santa Rita”. Il 21 si celebra il Transito e si tiene la Fiaccolata. Il 22 maggio si celebra in tutto il mondo la festa di Santa Rita: a Cascia sfila il corteo storico (per mezzo della rievocazione in costume della vita della Santa), si tiene la solenne celebrazione liturgica con la conclusione data dalla Benedizione delle rose.
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