Questo itinerario vi consentirà di apprezzare il territorio di San Benedetto, proclamato patrono principale d’Europa. La Regola benedettina e le abbazie hanno contribuito, sin dal Medioevo, a creare i presupposti della moderna identità europea. Nel territorio di Benedetto ancora oggi è possibile osservare il paesaggio quasi come il Santo lo conosceva e altrettanto vicino alla realtà del V secolo è il silenzio che domina in questi luoghi, soprattutto in alcuni momenti della giornata.
E’ presente attualmente in città una comunità benedettina che vive ed opera presso il monastero di San Benedetto in Monte. Si tratta di una giovane comunità nata nel 1998, composta da monaci provenienti da tutto il mondo e che incarna profondamente la Regola del Grande monaco nursino. I benedettini nursini hanno anche ricevuto dalla Santa Sede un particolare compito, quello di celebrare l’Eucaristia in entrambe le forme (in utroque usu), ovvero nella Forma Ordinaria e nella Forma Straordinaria del Rito Romano.
Le funzioni liturgiche benedettine, arricchite dagli antichi canti gregoriani, possono rappresentare un modo molto suggestivo per completare l’incontro con la terra di San Benedetto e la sua eredità giunta fino al XXI secolo.
San Benedetto e Santa Scolastica nacquero a Norcia intorno al 480: essi sono tra i figli più illustri di questa terra. Il primo é stato proclamato Patrono principale d’Europa nel 1964 da Papa Paolo VI, mentre dalla seconda prende il nome l’incantevole vasto pianoro che si estende a sud della città. Molti sono i temi da approfondire riguardo queste due emblematiche figure: dai risultati dell’applicazione della Regola benedettina reperibili in città, all’influenza che tale insegnamento ha avuto nella formazione del sentimento europeo. Ed ancora: lo storico ritorno dei Monaci, dopo un lungo periodo di assenza, ha restituito alla casa natale dei Santi e alla comunità del posto lo spirito di preghiera e l’atmosfera mistica che da secoli caratterizzano quest’angolo di mondo.
La tradizione vuole che anche le Marcite di Norcia siano state ideate dai monaci. Queste sono uno degli ambienti naturalisticamente più interessanti e suggestivi del territorio nursino: unico esempio di prati marcitoi (perennemente irrigui) dell’Italia peninsulare. Questo luogo è ricco di acqua, che scaturisce dalle vicine sorgenti Salicone e Torbidone, nonché di importanti stazioni geobotaniche. E’ meta di numerose specie di avifauna durante il periodo delle migrazioni ed è anche l’habitat biologico di altri vertebrati rilevantissimi sotto il profilo conservazionistico. Ma alle Marcite, nella fattispecie nelle opere di sistemazione idraulica ancora oggi visibili e funzionanti, si fondono le tradizioni culturali e sociali del territorio nursino; tali opere, probabilmente, sono come si accennava sopra il segno tangibile lasciato dai seguaci di San Benedetto, instancabilmente dediti al “prega e lavora”. Seguendo questo percorso potrete avere un ampio panorama della storia e delle tradizioni agricole di questo territorio, rimanendo sempre immersi in un ambiente naturale ricco di valenza ecologica.
Da Norcia parte infine il Cammino di San Benedetto, un itinerario di circa 300 Km su 16 tappe da percorre a piedi oppure in mountain bike. Il percorso si snoda fra le tre più significative aree geografiche della vita di Benedetto: Norcia, suo luogo natale; Subiaco, dov’egli visse più di trent’anni e fondò numerosi monasteri; e Montecassino, dove trascorse l’ultima parte della vita e scrisse la Regola. Il Cammino è costellato di testimonianze storico-artistiche ed archeologiche, nonché ricchezze naturalistiche, di grande rilievo: richiedete senza impegno un accompagnamento turistico guidato presso i siti culturali posti lungo il tracciato. Qui tutti i dettagli sul Cammino.
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